Dalle nostre ricerche sul tema COVID, abbiamo conosciuto il titolare di una Azienda che tra le sue divisioni sin dalla nascita del virus ha dato supporto a regioni, Asl e protezione civile.
Qui con noi c’è Stefano Tronelli, la sua Holding partecipa in diverse realtà affermate, nello specifico gli abbiamo posto alcune domande, riteniamo che la sua esperienza possa essere utile ad imprese e pubbliche amministrazioni, ragion per cui gli abbiamo strappato questa pubblicazione.
Gentile Dottore, innanzitutto complimenti per la sua Sede, le ruberò poco tempo, a suo giudizio perché malgrado le restrizioni adottate dal Governo i contagi non esitano a diminuire?
Vede, le misure adottate a tutela della popolazione non hanno costruito in nessun cittadino la consapevolezza sul come prevenire il contagio, alle persone sono state date 3 informazioni: mettete la mascherina, lavatevi le mani, evitate contatti ravvicinati.
Magari ne bastava una quarta: utilizzate ogni 4 giorni un test sierologico rapido che vi permetta di capire se siete degli untori oppure no.
Oggi le aziende più illuminate eseguo il tampone a tutti i loro dipendenti prima degli ingressi in azienda, le farmacie hanno installato dei piccoli corner per espletare le verifiche a chi ne ha bisogno, molte famiglie ospitano amici in casa appurando grazie ai test se una cena diventa un rischio di contagio o un piacere nel ritrovarsi, purtroppo il covid ha cambiato le nostre abitudini, i servizi come bar e ristoranti costretti alla chiusura soffrono delle conseguenze, gli indirizzi di chi governa sono stati discordanti e inefficienti, di conseguenza i risultati sono sotto gli occhi di tutti, noi da novembre stiamo fornendo test rapidi a farmacie e laboratori, i nostri acquisti si misurano su grandi numeri viste le forniture alle regioni, la nostra partecipazione sociale nasce nel favorire con prezzi calmierati l’ultimo miglio che supporta le piccole realtà e i singoli clienti.
È molto interessante ascoltarla, secondo lei il vaccino risolverà il problema entro il 2021?
Con il cuore le direi di sì, tutti noi non vediamo l’ora che questo incubo finisca, stando ai dati e ai numeri dei vaccini mi sembra un’utopia, siamo 60 milioni di residenti, più 10 Milioni di extracomunitari senza residenza: lei mi dice come si può ipotizzare una soluzione?
A mio giudizio l’unica soluzione è la prevenzione ad personam annullando le restrizioni. Oggi bisogna cercare di salvare quelle poche realtà che riusciranno a ripartire, entro fine marzo avremo altri milioni di disoccupati, il mercato immobiliare, così come l’automotive e tanti beni di piccolo consumo hanno smesso di produrre, l’intera filiera ha fatto e farà morti e feriti.
Dalle sue parole si denota un forte pessimismo, abbiamo dato un’occhiata ai fatturati crescenti della sua azienda, non ci sembra che lei stia subendo quanto ci dice, come mai è così pessimista?
Come ogni guerra ci sono attività e imprenditori che riescono a trasformare le negatività in opportunità, noi abbiamo messo a disposizione le nostre relazioni con la Cina per importare prodotti di pubblica utilità, la divisone sanità in soli 8 mesi ha fatturato 6 ML di euro, è chiaro che ne abbiamo persi in altri settori, ma l’intuizione ha lasciato i nostri conti in ordine e le perdite dovute al covid hanno dato utili sempre grazie allo stesso, mi auguro che tutto termini in fretta e che l’economia torni a girare, indipendentemente dai profitti. Le garantisco che sapere tanti connazionali in enorme difficoltà mi rattrista non poco.
La ringraziamo per la sua disponibilità e le auguriamo buon lavoro.
Grazie a voi per il supporto che date ai vostri tanti lettori. Buon lavoro e buon 2021!