Tutta la qualità di Abdelhamid Sabiri racchiusa in una giocata. A Reggio Calabria, nell’infrasettimanale che ha regalato all’Ascoli un altro punto pesante verso la salvezza diretta, il trequartista 24enne ha segnato uno dei gol più belli del campionato.
Tunnel elegante per scherzare Crisetig, poi un destro imprendibile all’incrocio dei pali. Classe e potenza in pochi istanti. Delizia delle gambe e piacere degli occhi, come avrebbe scritto Eduardo Galeano, un innamorato della fantasia e della spontaneità creativa.
In una squadra a cui Andrea Sottil ha cambiato volto nelle ultime settimane non ci non ci sono soltanto i sei gol da gennaio di Federico Dionisi e gli undici di Riad Bajic. Trascinatore, nelle quattro vittorie consecutive e un pareggio, è stato anche il fantasista nato in Marocco ma naturalizzato tedesco.
E pensare che al Granillo il suo pomeriggio si era aperto male, con quel rigore parato da Nicolas prima della mezz’ora: “Tutti in campo abbiamo cercato di dargli serenità, dicendogli di stare tranquillo e ha risposto con un assist e con un gol che in B si vede raramente”, ha raccontato il capitano Raffaele Pucino. Sì perché, prima del gioiello di inizio ripresa, Sabiri aveva propiziato anche il momentaneo 1-1. Una lezione di come reagire a un episodio negativo.
Chi è Sabiri, il gioiello del prossimo mercato
Otto i gol stagionali per Sabiri. I primi sono arrivati tutti da fermo. Tanto che a Natale, dopo le perle con Entella, Vicenza e Spal, l’ex Paderborn è diventato per tutti il re delle punizioni della Serie B. Merito anche quel modo di calciarle così particolare: rincorsa dritta e piattone destro a colpire la palla dal basso verso l’alto. Il risultato è una ‘maledetta’ alla Pirlo, di cui porta sulle spalle anche lo stesso numero: il 21.
Gol spesso pesanti, come quello segnato ancora al Vicenza a inizio aprile. Stavolta di testa, rompendo anche un digiuno di tre mesi: “Il più importante. Mi sono sentito sollevato, anche se in genere sono io che calcio dalla bandierina”.
Partito dalla Oberliga, la quinta divisione tedesca, oltre alla maglia della Germania Under 21, ha vestito prima quella dell’Huddersfield in Premier League e poi quella del Paderborn in Bundesliga. Ma è soltanto ad Ascoli che, superate le prime difficoltà con l’italiano, è esploso definitivamente. A testa bassa, senza ascoltare nessuno. Come ricorda quell’esultanza con le dita nelle orecchie nata giocando con gli amici alla Playstation.
In estate Sabiri era praticamente un giocatore della Lazio, poi il dietrofront per giocare con più continuità all’Ascoli. E incantare con le sue prestazioni, che non sono sfuggite al ds biancoceleste Igli Tare ma neanche in casa Juventus. Tanti club di Serie A hanno già chiesto informazioni e nella prossima sessione di calciomercato può diventare un vero e proprio gioiello. Non prima di aver salvato l’Ascoli, anche grazie a gol così.
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