Wednesday, April 2, 2025
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Recensione del Libro Bomba Andrea Cattaneo

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C’è un momento preciso in cui la storia dell’umanità si è spezzata in due: prima e dopo il 16 luglio 1945. Quella mattina, nel deserto di Alamogordo, il Progetto Manhattan si tradusse in un lampo di luce mai visto prima. Robert Oppenheimer, citando il Bhagavad Gita, sussurrò: «Now I am become Death, the destroyer of worlds». Da quel giorno, la Bomba ha smesso di essere solo una teoria, una corsa tra scienziati e governi, un’ombra nei laboratori di Los Alamos: è diventata la nuova protagonista della geopolitica mondiale.

Andrea Cattaneo, nel suo La Bomba – Tutto quello che dovreste sapere in caso di guerra nucleare, ci prende per mano e ci trascina nel cuore radioattivo della storia, spiegandoci non solo come siamo arrivati a convivere con l’idea della distruzione totale, ma anche cosa significherebbe sopravvivere dopo l’innominabile. Il libro, come precisa l’autore, è strutturato in modo da fornire ai lettori strumenti concreti per comprendere la minaccia nucleare, senza limitarsi a un semplice racconto storico: «Questo aspetto costituisce l’aspetto centrale del libro, che è solamente accompagnato da una introduzione, ovvero una parte storica, poi una parte molto semplificata di teoria fisica (onde permettere al lettore di dominare in una conversazione i principi fondamentali dei due tipi di ordigno, atomico e nucleare) e infine da un capitolo di geopolitica.»

La prima parte del libro è un affresco incalzante che ripercorre la storia della Bomba come se fosse la sceneggiatura di un thriller. Si parte dalla fisica nucleare di inizio Novecento, quando Einstein, senza volerlo, firmò la sua condanna a una vita di rimorsi, e si arriva alla corsa frenetica per costruire l’arma definitiva prima che Hitler potesse impossessarsene. È un viaggio tra personaggi iconici: Enrico Fermi, che accende la prima reazione nucleare nel ventre dell’Università di Chicago; Leó Szilárd, il profeta inascoltato della catastrofe; Edward Teller, l’uomo che non si accontentava della fissione e voleva scatenare la fusione.

La Germania nazista, con la sua arroganza antiscientifica, finì per perdere la corsa, mentre gli Stati Uniti – grazie a una rete di esuli, spie e calcoli geniali – furono i primi a raggiungere il traguardo. Hiroshima e Nagasaki divennero il marchio indelebile dell’era atomica.

Ma La Bomba non è solo storia: è soprattutto un’inchiesta sulla realtà di oggi. Cattaneo ci accompagna in un viaggio nei bunker segreti delle superpotenze, nei laboratori sotterranei della Corea del Nord, nelle stanze del Cremlino dove si gioca a scacchi con testate nucleari. L’urgenza di questa analisi è chiara nelle parole dell’autore: «Il senso di urgenza che mi ha spinto a scrivere questo libro è la situazione creatasi tra le grandi potenze nucleari dopo l’invasione dell’Ucraina.» Oggi, la sfida non è più tra due superpotenze contrapposte, ma tra un insieme di attori che si muovono su una scacchiera globale instabile: «Abbiamo di nuovo la Guerra Fredda, ma in una situazione multicentrica, anche se le grandi superpotenze nucleari sono rimaste le due originarie. Ma nuovi detentori, già ufficiali, di armi nucleari, come la Corea del Nord, creano allarme per le loro politiche con intensi ritmi di produzione e di sperimentazione di nuovi ordigni.»

Se la prima metà del libro è un viaggio nella Storia, la seconda è un vero e proprio manuale di sopravvivenza, scritto con la freddezza di chi sa che l’incubo è più vicino di quanto vogliamo credere. Cosa succederebbe se domani mattina una testata esplodesse in una capitale occidentale? Quali sarebbero gli effetti immediati, quelli a medio termine e quelli sulle generazioni future? Qui il tono cambia: diventa asettico, chirurgico, spietato. Non c’è spazio per l’eroismo, solo per la nuda realtà.

L’autore analizza ogni possibile scenario con una precisione che fa tremare i polsi: la nube radioattiva che si spande su continenti interi, il blackout totale, il crollo delle reti di comunicazione, le città trasformate in cimiteri a cielo aperto. Ma non si fermano al disastro: spiegano cosa fare, dove rifugiarsi, come razionare le risorse, come riconoscere un’ustione da radiazioni. Il problema è che, come sottolinea Cattaneo, il pubblico sembra inconsapevole della minaccia: «Il cittadino comune, specialmente in paesi come l’Italia, non pare credere veramente all’ipotesi di un conflitto nucleare che possa coinvolgerlo. A questo consegue che nessun piano di educazione del pubblico in caso di conflitto nucleare esiste in Italia ed in gran parte d’Europa.»

C’è stato un momento in cui avremmo potuto fermare tutto? Forse, dice Cattaneo, gli anni prima della fine della Guerra Fredda: «Quando sarebbe stato forse possibile raggiungere più rapidamente un risultato più completo di quello che fu ottenuto.» Ma la storia ha preso un’altra direzione. E oggi ci troviamo in un mondo dove la proliferazione nucleare sembra inarrestabile.

Cattaneo non gioca con la paura, non indulge nel catastrofismo fine a sé stesso. Il suo obiettivo è chiaro: informare, rendere consapevoli, far capire che il pericolo nucleare non è un’ossessione da Guerra Fredda, ma una minaccia attuale. Oggi, più che mai.

Il libro è scritto con uno stile che oscilla tra il giornalismo d’inchiesta e la narrazione storica, con incursioni nella divulgazione scientifica e nella geopolitica. La lettura è scorrevole, a tratti ipnotica, e lascia il lettore con una domanda che continua a ronzare nella testa: E se succedesse davvero?

Leggere La Bomba è un’esperienza disturbante e necessaria. Perché la conoscenza è l’unica arma che ci resta, in un mondo in cui il bottone rosso è sempre più vicino alle dita sbagliate.

L’autore del Libro Bomba Andrea Cattaneo

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