Snellire le procedure per accelerare gli investimenti e i cantieri e dare piena attuazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sono queste le direttrici che vedono la pubblica amministrazione intervenire in materie di fondamentale importanza per lo sviluppo del Paese quali ambiente, energia, edilizia scolastica e infrastrutture. Con l’approvazione del decreto-legge per l’attuazione del PNRR, oggi in Consiglio dei ministri, il Governo avvia in anticipo rispetto alle scadenze e ai target fissati dallo stesso Piano una prima tranche di circa cinquanta semplificazioni. Un pacchetto di misure in settori strategici a vantaggio di imprese, operatori di settore e cittadini per lo sviluppo del nostro Paese.
“Il nostro compito – commenta il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo – è rendere la Pubblica amministrazione all’altezza delle sfide del nostro Paese ed è solo attraverso un sistema snello, efficiente, e capace di governare i processi che potremo raggiungere gli obiettivi che cittadini e imprese ci chiedono. Il provvedimento approvato oggi in Consiglio dei Ministri va verso questa direzione: semplificare le procedure, efficientare la macchina amministrativa e imprimere un’accelerazione al processo produttivo italiano. Un lavoro sinergico tra amministrazioni competenti, stakeholder di riferimento, rappresentati degli enti territoriali e Regioni che ci ha permesso di intervenire in maniera puntuale ed efficace in settori strategici non solo per il raggiungimento degli obiettivi del Piano, ma per la ripartenza del sistema Paese. Sono particolarmente soddisfatto perché con queste prime procedure acceleriamo gli obiettivi e le scadenze del PNRR. Un percorso le cui tappe ci porteranno alla semplificazione di 600 procedure entro il 2026, 200 entro il 2024 che intendo anticipare per andare incontro alle esigenze di cittadini e imprese. Essere riusciti già nei primi due mesi del 2023 a realizzare un quarto dell’obiettivo è la strada e l’impegno che questo governo vuole restituire alla fiducia degli italiani”, conclude Zangrillo.
Il decreto prevede interventi in materia di:
Appalti e contratti
Velocizzazione dei tempi in materia di appalti e contratti nei settori infrastrutturali o edilizi previsti dal PNRR attraverso l’uso della conferenza dei servizi in modalità semplificata e, quindi, in via telematica per l’invio di documenti, comunicazioni, pareri, istanze.
Il dimezzamento dei tempi, da 60 a 30 giorni, per le determinazioni degli enti in conferenza di servizi eccetto quelle paesaggistico territoriali, ambientali, culturali e tutela della salute i cui tempi sono fissati in 45 giorni.
Telecomunicazioni
Digitalizzazione della procedura per l’istallazione di apparati tecnologici 4G. Semplificazione della procedura, eliminando l’autorizzazione preventiva, per la realizzazione di infrastrutture tecnologiche.
Edilizia scolastica
Potenziamento delle misure per la realizzazione degli interventi di edilizia scolastica aumentando i poteri di sindaci, presidenti delle Province e Città metropolitane al pari dei commissari straordinari. Innalzamento delle soglie di affidamento diretto da 139 a 215 mila euro.
Ambiente ed energia
Velocizzazione e snellimento delle procedure per l’installazione di sistemi fotovoltaici anche per le zone con vincolo paesaggistico anche attraverso l’utilizzo del silenzio assenso decorsi 45 giorni dalla richiesta. Semplificazione delle procedure di impatto ambientale per la promozione dell’idrogeno verde e rinnovabile.
Trasporti
Semplificazioni procedurali per la realizzazione di infrastrutture ferroviarie e opere pubbliche di particolare complessità.
Beni culturali
Riduzione dei tempi, da 120 a 90 giorni, per la conclusione del procedimento di verifica dell’interesse culturale. Decade la preventiva autorizzazione alla soprintendenza per la manutenzione ordinaria di opere di proprietà o destinazione d’uso pubblica.