Sono stati pubblicati sul sito del ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) i nuovi bandi previsti per le misure di ricerca in filiera del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Si tratta degli avvisi pubblici per “la presentazione di proposte progettuali per il rafforzamento e la creazione di Infrastrutture di ricerca” e per “la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione” e riguardano investimenti per 1,58 miliardi di euro, di cui 1,08 miliardi per le prime e 500 milioni per le seconde.
Attraverso questi due bandi, il MUR finanzia almeno 30 Infrastrutture. Con 1,08 miliardi di euro si punta a finanziare almeno 20 Infrastrutture di ricerca, ovvero impianti, risorse e relativi servizi usati dalla comunità scientifica per compiere ricerche in più discipline, un importante elemento di competitività della ricerca nazionale ed europea. I 500 milioni, invece, saranno destinati a realizzare o ammodernare almeno 10 Infrastrutture tecnologiche di innovazione con l’obiettivo di favorire una stretta integrazione tra imprese e mondo della ricerca e dell’innovazione per sostenere, accelerare e qualificare la crescita economica del Paese.
Come tutte le iniziative del PNRR, dovranno essere soddisfatti i criteri trasversali del Piano che includono, tra l’altro, il superamento dei divari territoriali, di genere e generazionali, nonché il rispetto del principio del “non arrecare un danno significativo”.
Infrastrutture di ricerca
Il bando per “la presentazione di proposte progettuali per il rafforzamento e la creazione di Infrastrutture di ricerca” ha come presupposto il Piano Nazionale Infrastrutture di Ricerca 2021-2027 (PNIR), documento strategico che ha individuato le infrastrutture con diversi livelli di priorità per il Paese, sia già esistenti che ancora da realizzare, e i soggetti coinvolti.
La dotazione finanziaria di 1,08 miliardi di euro di questo avviso pubblico è stata ripartita in base alle aree tematiche indicate nel PNIR che hanno come riferimento le prassi della Roadmap ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures): 400 milioni per le infrastrutture del settore “Scienze fisiche e ingegneria”, 200 milioni a testa per “Ambiente” e “Salute e Cibo”, 100 milioni per “Innovazione sociale e culturale”, 90 milioni ciascuno per “Data, computing e infrastrutture di ricerca digitali” e “Energia”.
Le Infrastrutture di Ricerca coinvolte sono quelle del PNIR e potranno presentare domanda di partecipazione i soggetti pubblici (EpR ed Università), sia in modalità singola che in compagine, per finanziare il potenziamento di IR a priorità alta, la creazione di nuove a priorità alta e media o la creazione di reti tematiche/multidisciplinari di IR a priorità alta e media.
Le domande di finanziamento, che non devono essere inferiori a 15 milioni di euro e che possono essere rimborsate fino al 100%, devono riguardare o il potenziamento di infrastrutture di ricerca già presenti nel PNIR e indicate a priorità alta, o la creazione di nuove infrastrutture sempre presenti nel PNIR e indicate a priorità alta e media, o la creazione di reti tematiche o multidisciplinari di infrastrutture di ricerca esistenti, presenti nel PNIR a priorità alta e media.
I proponenti potranno presentare le proposte progettuali, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica GEA del Ministero dell’università e della ricerca, a partire dalle ore 12 del 31 gennaio e fino allo stesso orario del 28 febbraio 2022.
Per definire i progetti finanziabili, dopo l’istruttoria formale-amministrativa da parte del ministero, è prevista una fase di valutazione tecnico-scientifica, condotta da sei Panel di Valutazione – uno per ogni Area ESFRI – composti da esperti tecnico-scientifici, seguita, per i progetti valutati positivamente, dalla negoziazione gestita da rappresentanti del MUR affiancati da un referente del MEF e coinvolgendo anche i coordinatori dei sei Panel di valutazione.
La durata del progetto è di 30 mesi a partire dalla sottoscrizione dell’atto d’obbligo, con proroghe eventualmente concesse dal ministero ma senza andare oltre il 31 dicembre 2025.
Per domande o richieste di chiarimento è possibile scrivere al seguente indirizzo mail: ir.pnrr@mur.gov.it.
Le risposte ai diversi quesiti saranno rese disponibili pubblicamente a tutti sulla piattaforma GEA per la presentazione dei progetti.
Infrastrutture tecnologiche di innovazione
Il bando per “la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione”, con 500 milioni di euro a disposizione, ha come obiettivo il rafforzamento e il completamento della filiera del processo di ricerca e innovazione, potenziando i meccanismi di trasferimento tecnologico, incoraggiando l’uso sistemico dei risultati della ricerca da parte del tessuto produttivo, sostenendo la diffusione di un approccio trasformativo all’innovazione, anche attraverso la mobilitazione di competenze e capitali privati e l’introduzione di modelli gestionali innovativi.
Le Infrastrutture tecnologiche di innovazione – per le quali devono essere presentate domande con costi ammissibili tra i 10 e i 20 milioni di euro nel caso di interventi di ammodernamento e tra i 20 e i 40 milioni se nuove realizzazioni – devono avere preferibilmente carattere multifunzionale.
Le proposte progettuali possono essere presentate da enti e istituzioni di ricerca vigilati dal MUR, dai soggetti inseriti nella sezione “Enti e Istituzioni di ricerca” dell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato, da università e scuole superiori a ordinamento speciale istituite dal Ministero che dovranno, però, obbligatoriamente avvalersi del contributo di soggetti privati che cofinanzino l’iniziativa attraverso operazioni di partenariato pubblico-privato: i finanziamenti arriveranno fino a un massimo del 49% delle spese ammissibili.
I proponenti potranno presentare le proposte progettuali, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica GEA del Ministero dell’università e della ricerca, a partire dalle ore 12 del 26 gennaio e fino allo stesso orario del 10 marzo 2022.
La valutazione delle proposte progettuali avverrà in due distinte fasi. La prima, di natura tecnico-scientifica, sarà affidata a Gruppi istruttori composti da esperti, italiani o stranieri, individuati da un Panel selezionato dal Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR) e integrato da un rappresentante del Ministero dello Sviluppo economico (MISE). La seconda, di natura negoziale, sarà condotta da una Commissione formata da un rappresentante del MUR, da uno del MEF e da un rappresentante del Panel.
Le iniziative dovranno durare 3 anni, con proroghe eventualmente concesse dal ministero ma senza andare oltre il 31 dicembre 2025.
Per domande o richieste di chiarimento è possibile scrivere al seguente indirizzo mail: itec.pnrr@mur.gov.it
Le risposte ai diversi quesiti saranno rese disponibili pubblicamente a tutti sulla piattaforma GEA per la presentazione dei progetti.