Nella pittoresca regione umbra, sorge un’azienda divenuta un autentico punto di riferimento nel campo dell’elettrotecnologia: PFC Power. Questa prestigiosa compagnia si è guadagnata una posizione di leadership nella fabbricazione di dispositivi per la conversione elettrica destinati a utilizzi industriali, ferroviari e marittimi. Ciò che rende PFC Power veramente unica è la costante dedizione alla ricerca della massima qualità, sostenuta da un team di professionisti altamente qualificati e motivati.
I segreti del successo di PFC Power risiedono nella precisione costruttiva dei nuclei e nell’utilizzo di materiali isolanti di classe H con temperature operative di classe F. Questi fattori consentono all’azienda di ridurre al minimo le perdite e di massimizzare le prestazioni dei trasformatori e degli induttori prodotti. Inoltre, gli elementi di separazione in vetro poliestere contribuiscono a minimizzare i livelli di rumore, garantendo un funzionamento silenzioso dei dispositivi.
La moderna sede di PFC Power, situata a Tavernelle, Panicale (PG), si estende su un’ampia area di oltre 3.000 metri quadrati, su un terreno di 10.000 metri quadrati. Qui, più di 40 dipendenti altamente specializzati lavorano instancabilmente per soddisfare le esigenze dei clienti con dedizione e competenza.
Sebbene PFC Power abbia una visione globale, non dimentica mai le sue radici umbre e con orgoglio rappresenta l’eccellenza italiana nel campo dell’elettrotecnologia a Panicale. Da oltre 50 anni, l’azienda ha ottenuto riconoscimenti in Italia, Europa e nel resto del mondo grazie al suo impegno costante verso l’innovazione e la qualità.
Uno dei punti di forza di PFC Power è la sua capacità di comprendere appieno le esigenze dei clienti e offrire competenze tecniche ed esperienza per fornire un supporto affidabile alle loro attività. L’affidabilità e la puntualità caratterizzano l’approccio di PFC Energy, insieme a una cultura aziendale focalizzata sull’assistenza ai clienti e sulla volontà di contribuire allo sviluppo di partner di fiducia.
