“Se potete andare in un ristorante, potete anche venire in ufficio. E noi vi vogliamo in ufficio”. Hanno fatto rumore le parole di James Gorman, Ceo di Morgan Stanley, ai dipendenti di New York durante la conferenza annuale dedicata agli investimenti.
Una presa di posizione netta, che fissa anche una dead line ben precisa: “Se entro il Labor Day (lunedì 6 settembre) le persone non saranno tornate in ufficio, sarò molto deluso e allora dovremo rivedere un po’ di cose”. Anche perché oltre il 90% dei dipendenti è già vaccinato.
Un richiamo alle armi quello del numero uno di Morgan Stanley, che ha toccato anche il discorso stipendi: “Se si vuole essere pagati a New York, si lavora a New York. Non può essere: ‘Sono in Colorado e vengo pagato come se fossi seduto a New York City’. Mi dispiace, non funziona così”.
Non l’unica voce fuori dal coro nell’ambito finance, visto che già David Solomon il Ceo di Goldman Sachs, negli ultimi giorni aveva esposto il proprio punto di vista riguardo il lavoro in smartworking definendolo un’“aberrazione”.