Luca Azzariti, Direttore Business Development GIone S.p.A, ha risposto alle domande, un pò fuori dagli schemi, che gli abbiamo fatto.
Qualche info su GIone:
GIone è un operatore dei servizi di Facility Management capace di progettare, gestire ed erogare servizi integrati e innovativi. Supporta le attività principali di tutte le imprese private e gli enti pubblici, ponendo particolare attenzione agli aspetti legati a: serviceability e operability dei servizi; innovazione delle infrastrutture tecnologiche; efficientamento energetico e salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
GIone è presente con sedi e presidi operativi in tutta Italia e opera su tutto il territorio tramite oneNet2Work. Un network di professionisti tecnici, piccole e medie imprese partner che si integrano tra loro in modo organico e complementare.
Meglio essere temuti o rispettati?
Personalmente preferisco essere rispettato, il rispetto implica autorevolezza, l’essere temuto è una conseguenza dell’esercizio dell’autorità, concetto che culturalmente non mi appartiene.
Cosa significa per lei fare impresa al tempo del coronavirus?
Come tutti i momenti di grande cambiamento, credo che chi ha il compito di definire visione e strategia imprenditoriale, debba adeguare la propria organizzazione alle nuove esigenze, ma debba soprattutto individuare le nuove opportunità che dalla crisi possono trarre origine.
Qual è il suo più grande sogno?
Riuscire a trasmettere ai miei figli la passione per ciò che faranno, qualunque cosa sia, purché la facciano con passione.
Qual è la sua proprietà preferita nel Monopoli e perché?
Ho sempre amato Monopoli, anche se a volte è stato causa di qualche litigio tra amici!!! Non ho mai puntato, nelle mie partite, ad acquisire parco della vittoria, piuttosto cerco sempre di acquistare tutte le proprietà della stessa categoria e a costruirci case ed alberghi. Così la rendita cresce!!!
Mi racconti di quando avevi sette/otto anni. Chi voleva essere?
Ho avuto un infanzia felicissima, fatta di poche cose semplici e di grandi sogni. A quei tempi sognavo di diventare un pilota di aerei…e diciamo che a distanza di trent’anni, con tutti i voli che faccio annualmente, ci sono quasi riuscito!
Cosa sono per lei il lavoro, il talento e la passione?
Il lavoro ha sempre rappresentato una componente fondamentale della mia vita: ho iniziato a lavorare come cameriere durante gli studi, a 17 anni, per essere autonomo economicamente e da lì in poi ho sonore cercato di arrivare in cima, qualunque fosse il contesto, anche una pizzeria.
Il talento è un dono, come insegnano le sacre scritture, ma la passione è ciò che a mio parere, consente di mettere a frutto questi doni.
Pensa che questi fattori abbiano influito sullo sviluppo della sua carriera?
Assolutamente si. La passione è ciò che da sempre mi da la spinta per cercare traguardi sempre più ambiziosi. il talento, come ho detto prima è un dono, e tanto o poco che sia, nel mio caso, spero di averlo messo a frutto al massimo delle potenzialità.
Ha rinunciato a qualcosa per seguire la sua passione?
Credo di non aver rinunciato a nulla: ho fatto e faccio esattamente ciò che volevo. Magari nella gestione del tempo sacrifico un aspetto a vantaggio di un altro, ma questo fa parte della ricerca dell’equilibrio, e su questo ci sto lavorando.
Saprebbe dirci qual è stato il momento più soddisfacente del suo lavoro?
Il mio primo anno in GiOne S.p.A. E’ stato un periodo di grandissimo impegno e sacrificio, ma di contro, mi ha portato finalmente a vedere condivisa la mia idea di fare impresa, in un contesto fortemente stimolante e di grandissima competenza.
Se dovesse assumere qualcuno cercherebbe più il talento, la passione o entrambe?
Certamente entrambe, forse in misura sbilanciata verso la passione e, come diceva anche Erasmo da Rotterdam: in ogni attività la passione toglie gran parte della difficoltà.