Chissà… forse dietro gli anonimi si nascondono delle persone sagge! Si tratta di una provocazione che ben si addice ai dati che state per leggere.
Eh sì, perché quello che si fa in rete ogni minuto o sessanta secondi ci suggerisce come si sta trasformando la nostra vita.
La tua immagine viene continuamente definita dal tuo pubblico e dalle persone che si confrontano con te. Per questo motivo è importante partecipare attivamente a questo processo.
Internet, e in particolare i social media, oggi possono essere considerati il doping del personal branding. Oggi, con il web 2.0, il societing e “la conversazione”, non è più sufficiente limitarsi a costruire un’immagine a tavolino.
Ci sono variabili importanti che entrano in gioco, come la trasparenza, la condivisione, il confronto, le relazioni. Oggi un personal brand non esiste senza la capacità di generare un’influenza e di aggregare una community.
Il punto di partenza su cui intessere relazioni durature con i nostri potenziali clienti è la propria personalità e unicità, coniugata con i nostri punti di forza; si è così capaci di rafforzare e migliorare il proprio brand rendendolo attraente e generando nuove opportunità.
Non si tratta di “vendere se stessi al meglio” dando un’immagine confusa e falsa di sé o facendo percepire un valore aggiunto che in realtà non c’è. Meglio essere onesti e spiegare con chiarezza la ragione per cui dovremmo essere scelti tra i nostri competitor e fare in modo che sia il nostro pubblico a cercarci.
Parlerò anche di questo dal 1 Dicembre in tutte le librerie.
You are your brand !