Anche Intesa Sanpaolo conferma l’impegno di ridurre le emissioni secondo gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima. Entro il 2050 la banca conta di arrivare a zero emissioni nette, sia per quanto riguarda le proprie che quelle create dai portafogli prestiti e dagli investimenti.
Intesa ha inoltre aderito alla Net-Zero Banking Alliance, un’alleanza di banche a livello globale, sotto la supervisione delle Nazioni Unite, finalizzata a raggiungere l’emissione zero. Un’azione che testimonia una presa di coscienza da parte della banca, che così si impegna nel contrastare attivamente il cambiamento climatico.
Un impegno che si fonda anche sul sostegno alle imprese, con circa 80 miliardi di euro messi a disposizione per sostenere la Green Economy e la transizione ecologica. Intesa ha inoltre stanziato un fondo di 6 miliardi di euro per favorire progetti di economia circolare e uno da 2 miliardi di euro per le imprese che raggiungono obiettivi specifici in virtù della sostenibilità.
Il consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha così dichiarato:
“La nostra Banca gode di un ottimo posizionamento nei principali indici internazionali, a conferma del nostro impegno a favore della sostenibilità. L’adesione alla Banking Alliance delle Nazioni Unite per la riduzione a zero emissioni nette entro il 2050 più che rappresentare un punto di arrivo è un passaggio significativo del percorso che impegna tutta la Banca verso il contrasto al cambiamento climatico“.
L’innovazione verde prevista dal Piano Nazionale di Ripresa, rappresenta una grande opportunità di crescita del Paese per adottare nuove soluzioni tecnologiche, puntare sullo sviluppo intellettuale e aumentare gli investimenti.
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