“Il dato di oggi dell’Istat sulla produzione industriale sconfessa per l’ennesima volta le previsioni negative degli analisti. La produzione industriale relativa al mese di aprile è stimata, infatti, in aumento del +1,6% rispetto al mese di marzo, ribaltando completamente le previsioni negative degli analisti, che stimavano un -1,1%. Su base annua, cioè rispetto al mese di aprile del 2021, la crescita è addirittura del +4,2% contro una stima del -0,2%.
Ad aprile, inoltre, si è registrato il terzo mese consecutivo di crescita congiunturale dell’indice trainato da tutti i principali settori di attività a esclusione dei beni strumentali. Altro che recessione. Già nei giorni scorsi, infatti, sia l’Istat sia l’Ocse avevano rivisto al rialzo le loro previsioni di crescita per l’economia italiana nel 2022.
+Con il dato di oggi, dunque, si rafforza quello che noi abbiamo sostenuto ovvero che l’economia italiana, malgrado gli impatti dei rincari energetici e dei beni alimentari dovuti allo scoppio della guerra in Ucraina, si mostra resiliente oltre le aspettative dei catastrofisti un tanto al chilo.
La spinta dell’industria rilevata oggi dall’Istat condizionerà, quindi, positivamente il tasso di crescita del Pil del secondo trimestre, quello considerato più a rischio proprio per la paura degli effetti derivanti dalla guerra, scongiurando definitivamente un rischio recessione per l’economia italiana.
Ancora un’ottima notizia per il nostro Paese. Una notizia che ci induce all’ottimismo nel momento in cui la Bce cambia l’intonazione alla sua politica monetaria. Con un’economia così in salute, una crescita per il 2022 al +3% o superiore non è affatto impossibile. Con buona pace dei pessimisti nostrani“.
Così ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.