Il Natale si sta avvicinando e anche se quest’anno sarà un pò sottotono, per la situazione di pandemia che sta ancora stringendo l’Italia in una morsa, perchè non farci brillare gli occhi con dei monili che sanno comunicare facilmente grazie al loro gusto moderno?
La redazione di italianewsonline, ha intervistato la fondatrice Fabiana Lanzilao. Siamo rimasti molto colpiti dalla sua nuova collezione, nata, come definisce lei stessa: “in modo spontaneo, pura espressione di creatività”.
Come ti chiami?
Fabiana Lanzilao
Soprannome?
Faby-Faby (non so perchè, forse valgo per due)
Professione?
Designer e Imprenditrice
3 aggettivi per definirti?
Ambiziosa, testarda, indipendente
Come nasce l’idea di un gioiello?
In modo spontaneo, dalla mia creatività e dalla mia esperienza in azienda, che dura da 10 anni, dove lavoriamo i metalli. Questa è la mia fonte principale d’ispirazione.
Da Vinci prendeva ispirazione dalla natura per costruire i suoi prodigi d’ingegneria, Lei Da cosa prende ispirazione?
La mia fonte principale d’ispirazione è l’azienda produttiva dove lavoro da ormai 10 anni. Qui vedo trasformare i metalli in oggetti e vedo come le cose prendono vita. Plasmiamo il metallo con l’idea di coprire una parte del corpo quasi sostituendola; è per questo che la maggior parte dei miei accessori è molto grande.
Nei suoi gioielli, a cosa da più importanza: forma o scelta dei materiali?
Sicuramente alla forma
da 1 a 10 quanto contano per te:
-Soldi: 8
-Amici: 9
-Essere alla moda: 7 (più che essere alla moda bisogna essere se stessi)
Coco Chanel diceva: “prima di uscire, guardati allo specchio e levati qualcosa”. Rispetto a questa affermazione cosa pensa rispetto al mondo della gioielleria e degli attuali trend?
Mi toglierei di dosso quello che non mi piace, che non mi rappresenta. Personalmente non ho mai indossato qualcosa che non mi piacesse, ma solo perchè andasse molto di moda.
Che relazione ha avuto con le persone incontrate nel suo lavoro? Vi sono persone che nell’esperienza lavorativa le sono state di riferimento?
Sì, mio padre. Avendo lavorato con lui mi ha anche insegnato che il talento è innato ma che il successo è duro lavoro. Mi ha trasmesso l’arte del “darmi da fare” e mi ha ispirata a sognare in grande e a lavorare sodo per realizzare i miei desideri.