La redazione di Italia News Online ha il piacere di intervistare Giancarlo Sestini, commercialista e revisore contabile, revisore di Enti Locali, specializzato in operazioni straordinarie in ambito d’impresa e in gestione pubblica delle crisi.
Negli anni si è impegnato in molteplici attività di servizio soprattutto nell’ambito della formazione. E’ membro del Comitato scientifico dell’Istituto del Governo Societario, ha avuto incarichi di responsabilità in Istituti di Studi politici ed economici, ricoprendo la funzione di amministratore anche di società a partecipazione pubblica e quotate.
Oggi è Responsabile aree Internazionalizzazione, Efficientamento Finanziario e d’Impresa di Mediterranea SPA, una società di consulenza aziendale e imprenditoriale che si avvale di professionisti per rappresentare il partner ideale delle imprese, degli imprenditori e degli Enti Pubblici attraverso una assistenza ed una consulenza globale che ricopra tutti i momenti della vita imprenditoriale dalla nascita alla cessazione.
- Quali caratteristiche dovrebbe avere un buon consulente finanziario?
La conoscenza delle dinamiche d’impresa e delle nuove forme di finanziamento è indispensabile, il mercato finanziario si è evoluto negli ultimi anni ed il sistema bancario sta rivestendo oramai nel percorso di successo di una impresa solo l’ultimo miglio, cioè quello relegato al sostegno del circolante, tutte le forme di finanza di scopo sono oggi provvidenze che sono erogate dal privato ma in compliance con il pubblico vedi garanzie SACE o Mediocredito Centrale, la ricerca e conoscenza finanza cd alternativa è indispensabile.
- Quali sono le principali difficoltà con cui devono scontrarsi gli imprenditori d’oggi?
La capitalizzazione sottile delle imprese ha reso sempre più difficile il ricorso al credito, comunicazione, trasparenza e valorizzazione degli assets aziendali deve essere un must per l’imprenditore e per il suo consulente, esistono procedure e strumenti che consentono di raggiungere saldamente l’obiettivo credito.
- Qual è l’errore più grande che commettono i risparmiatori e gli investitori?
I risparmiatori sono alla ricerca di rendimenti elevati a basso rischio, il sistema finanziario è davvero cambiato e la disintermediazione dei mercati richiede ai risparmiatori sempre maggiori conoscenze e coscienza nel fare investimenti, nel futuro il rapporto tra impresa e risparmiatore sarà sempre più diretto ed i risparmiatori devono abituarsi ad una necessaria e maggiore conoscenza del destinatario dei loro risparmi.
- Quali sono le minacce e le opportunità dell’attuale panorama finanziario?
Il crunch credit (contrazione del credito) degli ultimi anni è stato ed è un fenomeno che solo di recente a causa dell’evento pandemico è stato arginato dall’intervento delle garanzie pubbliche, il sistema non può reggere con un intervento perenne e costante, occorre che si creino nuove strutture di raccolta del risparmio, maggiori fondi di private equity e fondi di debito che attraverso i risparmiatori possano intervenire ne capitale di rischio ed in quello di debito delle imprese, questa è l’unica via per scongiurare la minaccia del crunch credit ed è una vera opportunità per i risparmiatori di veder incrementati i loro rendimenti
- Dal suo punto di vista come è possibile migliorare il supporto alle aziende? Le manovre previste dalla nuova finanziaria sono sufficienti?
Qualunque manovra finanziaria non può essere esaustiva, purtroppo la coperta è sempre corta e se si supporta da un lato ci troviamo in carenza da qualche altro. Il governo deve azionare con coraggio politiche di riduzione del carico fiscale e riduzione del cuneo fiscale per i dipendenti, tali da liberare reddito e produrre consumi che genereranno imposizione indiretta es IVA e che consentirà allo Stato di rientrare in termini assoluti della riduzione di carico fiscale accordata.
Come dicevo occorre il coraggio ai politici, ma sono certo che i contribuenti vedendosi ridotta la pressione fiscale saranno maggiormente stimolati a non occultare redditi o a ricercare paesi a minore fiscalità. L’Italia è un paradiso terrestre ed avrebbe le caratteristiche anche per essere paradossalmente un paradiso fiscale, capace di attrarre i più ricchi del globo sia in termini di residenza che di investimenti, il sound del made in Italy è il brand più forte al mondo dopo quello della Cocacola, occorrerebbe una maggiore coscienza di questo ed un maggiore spirito di intraprendenza della classe politica.
- In veste di Responsabile aree Internazionalizzazione, Efficientamento Finanziario e d’Impresa di Mediterranea SPA, che tipo di assistenza offrite alle imprese?
Siamo in grado di assistere le imprese in un percorso idoneo a rendersi attraenti per gli investitori e per i risparmiatori, abbiamo competenze e conoscenze utili a rappresentare alle imprese nuove forme tecniche di finanza, il nostro supporto è quindi volto a favorire dialogo e trasparenza con il mondo finanziario in maniera tale da rendere l’impresa un soggetto destinatario per qualunque tipo di investimento, sia nel debito che nell’equity.
Il nuovo codice della crisi d’impresa ha poi introdotto la necessità di attuare anche per le imprese più piccole strumenti di pianificazione e monitoraggio, il business plan ed il rendiconto finanziario spesso oscuri e reputati inutili oggi sono indispensabili per il raggiungimento di qualunque obiettivo e per restare saldamente ancorati nel mercato dei capitali.