Questa mattina la FIGC ha presentato in Campidoglio il Bilancio Integrato 2020, che tiene conto delle due stagioni calcistiche che vanno dal 2019 al 2021. Questo bilancio ha un doppio scopo: da un lato evidenziare in maniera trasparente i numeri della FIGC, dall’altro sottolineare il valore generato e il ruolo sempre più centrale giocato dal calcio per lo sviluppo sostenibile del Paese, a livello sportivo, economico e sociale.
I risultati non sono purtroppo ottimistici: tra il 30 giugno 2019 e il 15 marzo 2021 la FIGC ha perso oltre il 23% dei propri calciatori tesserati mentre, a causa della chiusura degli stadi, le perdite tra gli spettatori ammontano ad oltre 22,1 milioni.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha dichiarato:
“Euro 2020 è stato un successo. Senza entrare nel dettaglio, desidero sottolineare due dati per me emblematici: l’analisi dell’indotto economico ha generato un aumento del PIL a livello regionale pari a 168,8 milioni di euro, mentre l’impatto diretto di spesa dei tifosi nel settore del turismo della città di Roma può essere stimato in 25,8 milioni di euro”.
Nelle due stagioni considerate, inoltre, il calcio professionistico ha subito un impatto netto dell’emergenza sanitaria stimabile in oltre 1,1 miliardi di euro; a livello indiretto e indotto, l’impatto sul Pil del calcio italiano è diminuito del 18% con un decremento di oltre 27.000 posti di lavoro attivati.
L’impatto del COVID-19 sul Sistema Calcio ha reso necessario un intervento senza precedenti da parte della FIGC, a cominciare dalla creazione di una task force coordinata dalla neocostituita Commissione Medico-Scientifica della FIGC e dalla definizione di specifici protocolli sanitari, con quasi 74.000 test molecolari e sierologici effettuati nel calcio professionistico (durante la sola stagione 2019-2020). A questo si aggiunge la grande rilevanza riservata alla gestione del quadro competitivo delle competizioni e l’avvio di un importante programma di sostegno economico al sistema calcio, che nel solo 2020 si è concretizzato in un apporto complessivo di risorse pari a circa 50 milioni di euro.
Rispondendo ad una precisa domanda, il presidente Gravina ha dichiarato infine che l’Italia “sta lavorando” per la candidatura a Euro 2028: “E’ un primo obiettivo al quale dobbiamo puntare in ordine di tempo. Adesso siamo concentrati su questo ed entro marzo dobbiamo dare la nostra posizione ufficiale per la candidatura”.
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