Ministro a convegno Confindustria su proposta di riforma del mercato elettrico: “Abbiamo sole e vento, servono interconnessioni europee. Decarbonizzazione è interesse nazionale, non vederla in chiave difensiva”
“La decarbonizzazione va vista nell’ottica dell’interesse nazionale, non in chiave difensiva: possiamo essere ‘hub’ del gas europeo, abbiamo sole e vento gratis, dobbiamo fare un uso corretto e cosciente delle nuove opportunità”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, intervenendo al convegno di Confindustria, che ha presentato nell’occasione una proposta di riforma del mercato elettrico.
“L’intervento sul sistema del mercato elettrico – ha detto Pichetto alla platea degli industriali – è necessario per l’evoluzione del mercato e la contingenza attuale. E’ interesse nostro raggiungere un livello europeo e ben venga che la Commissione abbia espresso l’intenzione di presentare proposte a inizio 2023. Un mercato europeo interconnesso è fondamentale”.
“Stiamo vivendo – ha spiegato Pichetto – un momento di profonda crisi del complesso sistema energetico, con prezzi di gas naturale ed energia elettrica giunti a livelli impensabili fino a poco tempo fa e di difficile sostenibilità per il nostro sistema produttivo e le famiglie. Oggi ci troviamo con un cambio imposto, in cui però la centralità può prenderla l’Italia. Da qui le valutazioni sulle connessioni del gas e anche sui rigassificatori, che sono elemento calmieratore per limitare i rischi di eccessiva dipendenza dall’estero. Sia il Piano Nazionale Energia e Clima che la Long Term Strategy sono in fase di aggiornamento per allinearli ai nuovi target più ambiziosi definiti col pacchetto ‘Fit for 55’. E’ previsto un incremento delle rinnovabili fino al raddoppio della capacità installata”.
“Cittadini e imprese – ha detto il Ministro – hanno bisogno di risposte, che sono a lungo termine ma anche nel breve, con l’intervento immediato sulle criticità del nostro sistema energetico. Dobbiamo lavorare nel fronte interno sulle bollette, perché il bilancio dello Stato non può venire sempre in soccorso: ma anche sul disaccoppiamento italiano dei prezzi elettrici da quelli del gas, occorre procedere con le dovute cautele”.
“Le misure dell’ ‘Energy Release’ – ha aggiunto Pichetto Fratin – sono solo un primo strumento di carattere emergenziale, una boccata di ossigeno al sistema delle imprese. E’ necessario agire anche sulla semplificazione amministrativa, perché non possiamo avere meccanismi e tempi come quelli odierni per il rilascio delle autorizzazioni: questo non vuol dire ‘si’ a tutto, ma dire ‘si’ o ‘no’ in tempi ragionevoli”. “Per un nuovo equilibrio del mercato italiano – ha concluso Pichetto – sarà fondamentale il contributo delle imprese”.