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È morto Paolo Rossi: simbolo del Mondiale dell’82

Paolo_Rossi

Paolo Rossi

E’ morto a 64 anni Paolo Rossi, l’ex calciatore campione del mondo con l’Italia nel 1982. Ne ha dato notizia nella notte la moglie Federica Cappelletti, sul suo profilo Instagram. Lascia la moglie, Federica, e tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro.

La notizia della sua scomparsa, causata da un tumore ai polmoni, è stata diffusa su Twitter nella notte da Enrico Varriale, vice direttore di Raisport e grande amico di Rossi con cui aveva lavorato insieme in Rai al seguito della Nazionale.

Paolo Rossi, l’eroe azzurro

Paolo Rossi non c’è più e l’Italia impazzita di gioia per i suoi gol nel Mondiale del 1982, ora lo piange per una morte improvvisa che sconvolge il mondo del calcio, italiano e mondiale in questo 2020 costellato da lutto e dolore. Solo due settimane fa ci lasciava Diego Armando Maradona ad appena 60 anni, mentre “Pablito” ne aveva compiuti 64 lo scorso 23 settembre.

Eroe azzurro, da attaccante ha vinto tutto con la Juventus di Trapattoni negli Anni ’80: due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea, fino alla Coppa dei Campioni nel 1985 con la tragica finale dell’Heysel, la sua ultima partita in bianconero.

L’ex attaccante nel 1982 fu capocannoniere del Mondiale vinto dagli Azzurri di Bearzot e vinse anche il Pallone d’oro. Sconfitto da un male inesorabile, l’eroe dell’Italia campione del mondo del 1982, quella che battè il Brasile di Zico, l’Argentina di Maradona, la Polonia di Boniek e in finale la Germania di Rummenigge.

Paolo Rossi e l’Italia di Zoff e Bearzot:

Rossi bacia la Coppa del Mondo vinta dagli azzurri al campionato del mondo 1982.

Il protagonista principale di quel mondiale fu proprio Paolo Rossi (Pablito), che veniva dalla squalifica per calcio scommesse. Dopo un brutto inizio di Mondiale, decollò e con lui l’Italia di Collovati e del giovane Bergomi, di Tardelli, di Gentile, di Antognoni e del fantastico Bruno Conti.

Nell’estate del 1982 l’Italia intera scese in piazza per far festa. A Madrid per la finale volò il presidente Pertini, esultante in tribuna al fianco del re di Spagna.

Paolo Rossi era un centravanti da area di rigore che viveva per il gol. In nazionale fu il simbolo dell’Italia di Bearzot e alla fine di quella magica corsa vinse il Pallone d’Oro. Tre gol al Brasile, due alla Polonia, uno alla Germania in finale e così l’Italia conquistò il terzo titolo di campione del mondo. Insieme a Baggio e Vieri detiene il record di gol azzurro ai Mondali, è stato il primo giocatore, poi raggiunto da Ronaldo, a vincere nelle stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere e il Pallone d’oro.