La Camera dei deputati ha appena approvato la risoluzione sulla Relazione al Parlamento sull’aggiornamento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica per contrastare le conseguenze negative dell’aumento dei prezzi dell’energia (gas ed elettricità) e, più in generale, dell’inflazione.
Si tratta dell’autorizzazione al Governo a utilizzare il miglioramento dei saldi per finanziare le misure del decreto aiuti bis. Uno scostamento ‘virtuoso’, perché non comporta nuovo deficit: la previsione dell’indebitamento per il 2022 risulterebbe, infatti, inferiore di 0,8 punti percentuali di Pil rispetto alla stima contenuta nel Def (-5,6%) – ossia 14,3 miliardi in valore assoluto – grazie soprattutto alle maggiori entrate tributarie, legate in particolare all’extragettito Iva ascrivibile all’aumento dei prezzi dell’energia e all’inflazione.
Il Governo Draghi utilizza, pertanto, il miglioramento dei saldi programmatici per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività del nostro sistema produttivo. Un provvedimento che si aggiunge ai precedenti, con cui aveva già stanziato 33 miliardi di euro. Come ha detto il presidente Draghi alle parti sociali, non abbandoniamo lavoratori, pensionati e imprese. Noi ci siamo, con la serietà e la responsabilità che hanno sempre contraddistinto l’azione dell’Esecutivo. Così ha dichiarato il ministro Renato Brunetta.