L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.
Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – inquadrati all’interno di un programma d’azione più vasto costituito da 169 target o traguardi, ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.
Questo programma non risolve tutti i problemi ma rappresenta una buona base comune da cui partire per costruire un mondo diverso e dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico.
Ben 7 di questi obiettivi fanno parte della mission di Distretti Ecologici, una realtà che sviluppa progetti e soluzioni per il sostegno e la crescita di privati, aziende e istituzioni verso la transizione energetica e la riconversione green, fondamento necessario per il futuro di tutti. Il suo scopo è quello di sfruttare al meglio tutte le opportunità che il governo e l’Europa ci mette a disposizione, grazie a incentivi come il superbonus o i piani previsti dal PNRR.
Quali sono i 7 obiettivi orientati alla sostenibilità?
- Salute e benessere
Gli spazi interni, così come l’ambiente naturale, devono essere vivibili e godibili, improntati sulla salute e il benessere delle persone. Ad esempio, recenti ricerche hanno scoperto che la presenza visiva del legno all’interno degli edifici può ridurre significativamente i livelli di stress di chi vi abita. Lo stress aumenta la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, indebolisce il sistema immunitario e causa irritabilità e mancanza di concentrazione. Questi fattori possono portare a un declino della salute generale e delle prestazioni nei compiti da svolgere.
2. Acqua pulita e servizi igienico sanitari
Un obiettivo che si raggiunge promuovendo un uso responsabile di acqua e l’utilizzo domestico di soluzioni per il risparmio idrico. Buone pratiche, corretta progettazione e l’ausilio della tecnologia permettono di ottenere ottimi risultati.
3. Energia pulita e accessibile
Uno degli strumenti dell’edilizia sostenibile è ridurre il consumo di energia in ogni possibile fase della vita di un edificio. Questo si traduce in una costante innovazione in termini costruttivi e di materiali usati. L’architettura sostenibile deve riuscire a progettare nuove zone residenziali che abbiano un impatto minimo sull’ambiente, sia attraverso l’uso di nuovi materiali sostenibili e che garantiscano un basso impatto energetico sia attraverso il giusto mix di energia da fonti rinnovabili, come il solare e l’eolico.
4. Città e comunità sostenibili
Migliorare la vivibilità significa anche sviluppare quartieri vivibili e resilienti che aiutino a promuovere uno sviluppo urbano sostenibile in armonia con l’ambiente. Secondo le proiezioni UN gli abitanti del pianeta che vivranno in aree urbane nel 2050 raggiungeranno i 6,7 miliardi, il 68% della popolazione mondiale (che dovrebbe arrivare a circa 10 miliardi di persone). Sebbene le città occupino solo il 2% della massa continentale del pianeta, consumano oltre il 65% dell’energia mondiale e rappresentano oltre il 70% delle emissioni globali di CO2 prodotte dall’uomo.
5. Consumo e produzione responsabili
Anche in fase progettuale è importante applicare i principi dell’economia circolare scegliendo i materiali da costruzione appropriati.
6. Lotta contro il cambiamento climatico
La lotta contro il cambiamento climatico è finalizzata a poter realizzare edifici e quartieri climaticamente neutri, resilienti e resistenti al cambiamento climatico. Un corretto mix di buone pratiche e buone legislazioni in campo edilizio, può portare ad un risparmio di emissioni climalteranti del 40%.
7. Partnership per gli obiettivi
Per sfruttare i punti di forza delle reti e delle partnership per sviluppare soluzioni condivise che abbiano un’effettiva attuazione.