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Contratto sicurezza e difesa, l’aumento medio è di 198 euro

È stato sottoscritto in data odierna, presso il Dipartimento della Funzione pubblica, l’accordo di lavoro relativo al personale del comparto Difesa-Sicurezza relativo al triennio 2022-2024. Con il ministro per la Pubblica amministrazione, Senatore Paolo Zangrillo, e la quasi totalità delle relative rappresentanze sindacali, hanno firmato l’intesa i ministri dell’Interno, Pref. Matteo Piantedosi, della Difesa, Guido Crosetto, dell’Economia e delle Finanze, On. Giancarlo Giorgetti, e della Giustizia, On. Carlo Nordio, nonché i Capi di Stato maggiore della Difesa, Generale Luciano Portolano, il Capo della Polizia di Stato, Pref. Vittorio Pisani, il Capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, e i Comandanti Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Generale Salvatore Luongo e Generale Andrea De Gennaro.

L’accordo riguarda le circa 430.000 unità di personale non dirigente delle forze di polizia a ordinamento civile (Polizia di Stato e Polizia penitenziaria), delle forze di polizia a ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e Guardia di finanza) nonché delle Forze armate (Esercito, Aereonautica e Marina militare, ivi compreso il personale della Guardia costiera).

L’accordo è stato raggiunto al termine di una complessa trattativa, aperta lo scorso aprile, e assume un particolare valore “storico”: per la prima volta, accanto alle organizzazioni sindacali delle forze di polizia a ordinamento civile, c’è infatti la firma dalle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (APCSM), introdotte per la Difesa, a seguito della legge n.46 del 2022, in luogo dei Comitati Centrali della Rappresentanza militare (Co.Ce.R.).

L’accordo riconosce un beneficio medio mensile a regime pari a circa 198 euro, di cui circa 173 per lo stipendio e le indennità fisse e continuative e le restanti per il trattamento accessorio. In particolare, gli incrementi sulla sola parte fondamentale, permettono un incremento stipendiale di circa 100 euro netti per la qualifica di base di ogni corpo e forza (per esempio di agente o graduato), valore che si incrementa via via per le qualifiche superiori. In termini percentuali viene assicurato un incremento del 5,89% per il 2024, del 6,11% per il 2025 e del 6,15% per il 2026.

L’accordo estende le particolari indennità finalizzate a incentivare specifiche attività dei diversi Corpi e Forze (es. settore cyber, operatori subacquei, controllo del territorio, equipaggi fissi di volo, indennità ispettiva tributaria, indennità di sezione, ecc…) e ne istituisce di nuove (unità operative di primo intervento, conduttori cinofili, di presidio territoriale, ecc..). Per le Forze armate, in particolare, viene introdotta l’indennità per i servizi notturni e aumenta il compenso forfettario di guardia; vengono inoltre riconosciute nuove indennità operative (es. artificiere di reparto, manutentore aeromobili, supporto tecnico operazioni speciali, ecc..) e rivalutate quelle esistenti (es. indennità di marcia, soccorritore marittimo, ecc.).

Sul piano normativo l’accordo interviene, fra l’altro, rafforzando casistica e tipologie degli istituti di welfare sociale, a partire dall’allargamento delle ipotesi di licenza e congedo solidale, tutela della genitorialità e congedo parentale. Viene inoltre riconosciuto il diritto di partecipazione alle neocostituite APCSM, valorizzando il secondo livello di negoziazione, in cui viene dato ruolo attivo alla rappresentanza miliare. Viene inoltre riscritta la normativa in materia di aggregazioni associative per la Polizia a ordinamento civile, superando le discrasie interpretative che hanno fomentato un diffuso contenzioso.

Di particolare rilievo, infine, le specifiche e più favorevoli disposizioni in tema di straordinario per i corpi militari.

L’accordo inizia adesso il suo iter che prevede l’approvazione formale da parte del Consiglio dei ministri, la registrazione da parte della Corte dei conti, l’emanazione di due distinti Decreti del Presidente della Repubblica (uno per le forze di polizia civili e a ordinamento militare e uno per le forze armate) e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

L’accordo raggiunto oggi rappresenta un passo fondamentale per riconoscere concretamente l’impegno straordinario di donne e uomini in divisa che, ogni giorno, garantiscono la sicurezza, la difesa e la libertà del nostro Paese. Questo accordo non è solo un atto formale, ma un segnale di rispetto e gratitudine verso chi opera con dedizione e sacrificio per il bene comune, spesso in condizioni difficili e rischiose. È nostro dovere valorizzare il ruolo centrale di queste categorie e assicurare loro condizioni lavorative e retributive adeguate alla missione che svolgono“, commenta il ministro per la Pubblica Amministrazione, Sen. Paolo Zangrillo, manifestando “viva soddisfazione” per il rinnovo contrattuale.

Fin dall’inizio abbiamo assunto un impegno chiaro: valorizzare il grande lavoro delle forze di polizia e, al di là delle affermazioni di principio, riconoscere con i fatti l’importante contributo che ogni giorno offrono al nostro Paese – sottolinea il ministro dell’Interno, Pref. Matteo Piantedosi –. Un impegno che stiamo mantenendo, a partire dal potenziamento degli organici. Per troppi anni la spesa per la sicurezza ha risentito di un approccio miope che ha portato a considerarla solo un fattore di costo. Noi abbiamo deciso di sovvertire questo paradigma nella consapevolezza che le risorse destinate alle donne e agli uomini in divisa rappresentano, al contrario, un fondamentale investimento per il nostro futuro. Questo accordo ne è la prova tangibile e testimonia, al contempo, la nostra gratitudine per tutti coloro che ogni giorno, con dedizione e professionalità, sono in prima linea per garantire ai cittadini sicurezza e legalità”.

“Con la firma del rinnovo contrattuale per il triennio 2022-2024 del Comparto Difesa-Sicurezza, oggi celebriamo un traguardo storico – afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto –. Per la prima volta, le Associazioni Professionali a carattere sindacale tra militari, riconosciute ufficialmente, siedono al tavolo delle trattative, segnando un passo significativo nel riconoscimento della specificità delle Forze Armate e delle Forze di Polizia. Questo contratto, frutto di un confronto costruttivo, destina oltre un miliardo di euro all’incremento del trattamento economico, con benefici concreti per il personale e le loro famiglie. Un risultato che valorizza il lavoro di chi opera con dedizione al servizio del Paese”.

La firma del nuovo contratto relativo al personale del Comparto Sicurezza e Difesa per il triennio 2022/2024 è un risultato importante, un passo avanti per migliorare le condizioni di lavoro e rafforzare il supporto a chi ogni giorno affronta sfide impegnative al servizio del nostro Paese – dichiara il ministro della Giustizia, On. Carlo Nordio –. L’accordo riconosce concretamente il lavoro straordinario svolto quotidianamente dalla Polizia Penitenziaria, tassello fondamentale del sistema giustizia del Paese. Un Corpo costituito da donne e uomini impegnati con professionalità e sacrificio in un contesto spesso complesso e delicato. Il nuovo contratto, quindi, non rappresenta solo un atto formale, ma un segnale tangibile di attenzione e rispetto verso chi opera con dedizione per garantire la legalità e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari. Voglio ringraziare tutte le parti coinvolte nel processo negoziale, che hanno dimostrato senso di responsabilità e volontà di costruire un percorso comune“.

Oggi è un giorno speciale per tutte le forze dell’ordine che grazie a questo rinnovo contrattuale vedranno un beneficio economico – dichiara il ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Giancarlo Giorgetti –. Non era mai successo prima che l’aumento stipendiale fosse appostato per la quasi totalità sulla parte fissa: significa un aumento che riguarda tutti gli interessati senza distinzione di funzione.