Nel contesto di discussione della prossima Legge di Bilancio, Confindustria ha proposto al governo di istituire un Fondo per la Decarbonizzazione dei settori Hard to Abate, ovvero acciaio, chimica, ceramica, carta, cemento, vetro e fonderie.
Lo scopo è quello di accelerare la transizione energetica e la sostenibilità ambientale del settore produttivo, per rispettare gli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Ben 169 i traguardi da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.
Il Fondo Decarbonizzazione proposto da Confindustria sarebbe in grado di attivare investimenti per oltre 15 miliardi di euro, necessari per puntare su fonti energetiche alternative e rinnovabili.
In quest’ottica, l’Unione Europea ha individuato nell’idrogeno uno degli elementi cardine per la decarbonizzazione e risorse ingenti saranno investite nei prossimi anni per il suo sviluppo. Confindustria ritiene che possa essere una valida alternativa al carbone, in grado di coprire il 23% del fabbisogno energetico nazionale.
In questa fase è importante capire quali possano essere le scelte strategiche da adottare per le aziende, gli ambiti di applicazione e le tecnologie che possono essere sviluppate.