La concorrenza sleale è senz’altro uno dei principali problemi per l’impresa. Un competitor che usa un marchio simile a quello dell’imprenditore, o imita i prodotti o i servizi, o diffama pubblicamente, denigrando l’impresa o i suoi prodotti, o ancora sottrae dipendenti o clienti, o anche informazioni riservate, può essere molto pericoloso per l’impresa, che può rischiare l’annientamento.
Cos’è la concorrenza sleale
Anche se l’attività di impresa è libera, la concorrenza non può essere scorretta
In linea di principio l’attività di impresa è libera (art. 41 Cost.), così come la concorrenza. La concorrenza, però, deve essere lecita, cioè esercitata entro binari di correttezza e lealtà.
I casi più diffusi
La concorrenza sleale può assumere forme molteplici, che variano anche con il variare degli strumenti messi a disposizione dalla tecnica. Si pensi alle più moderne forme di concorrenza sleale – prima impensabili – come l’uso del marchio altrui come parola chiave per gli annunci su Google Ads (si digita “CocaCola” e appare “Pepsi”, per fare un esempio con due marchi celebri).
I casi più diffusi di concorrenza sleale: si ha concorrenza sleale quando:
- il competitor imita il marchio o il nome dell’impresa concorrente;
- il competitor copia o imita i prodotti o l’attività di un concorrente;
- il competitor diffama il concorrente, o denigra i suoi prodotti o la sua attività;
- il competitor usa qualunque altro mezzo scorretto idoneo a danneggiare l’azienda altrui e non ricompreso nelle ipotesi precedenti (la casistica è varia: dal mancato pagamento delle imposte, alla vendita sottocosto, alla sottrazione di segreti aziendali, allo storno di dipendenti, collaboratori o agenti).
Come difendersi?
Presentare un reclamo attraverso Reclama Facile è estremamente facile e veloce! Ti basterà collegarti sulla piattaforma ufficiale https://reclamafacile.it/ e inserire nel form tutti i dati necessari per la valutazione del caso.
Nella lettera di reclamo si consiglia di usare un tono formale ma non macchinoso e spiegare il più dettagliatamente possibile la vicenda. Non bisogna limitarsi ad una semplice lamentela ma avanzare una richiesta: ad esempio la rimozione di un servizio, il rimborso della somma pagata o il risarcimento del danno.
Potrai metterti in contatto con il professionista legale più indicato per la tua situazione e sarai ricontattato tramite email entro 24ore per avere un primo contatto.
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