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Claudio Cecchetto: “La mia nuova strada oggi ha il nome di una città: Riccione”

Dalla trap agli 883, da Jovanotti ai talent, passando per Radio Deejay, People from Ibiza e “Misano Marittima”. Abbiamo incontrato Claudio Cecchetto, il padre della musica pop italiana, in occasione della sua partecipazione al Festival del Cuore. Come previsto ha un sacco di cose da dire, tra ricordi e sogni, ma anche grandi speranze per il futuro.

Mi ha raccontato il progetto Andrea Di Maso, con cui mi lega passione per la musica. Ho subito capito che le finalità della Manifestazione potevano sposare i valori che cerco di portare avanti con iniziative analoghe, ed ho deciso di sposare il progetto di quest’anno.

Avevamo deciso con Andrea di sostenere il progetto del Centro 21 e la casualità ha voluto che pochi giorni dopo abbiamo assistito increduli all’incidente che ha visto il furgone dell’Associazione coinvolto nel tragico incidente nel quale nessuno è sopravvissuto, compreso l’ex Sindaco di Riccione, Massimo Pironi. Cercheremo con il Festival del Cuore 13 di aiutare a ricostruire una parte del futuro del Centro21.

Partendo dalla mia passione per la città di Riccione e per le potenzialità di questo luogo magico, ho pensato fosse il momento del civismo per contribuire alla rinascita di questa meravigliosa città capitale del turismo e della musica.

Se dovessi pensare ai rimpianti dovrei stilare un elenco, ma in realtà non servirebbe a niente perché oltretutto, posso ritenermi pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti e delle meravigliose persone conosciute

Sono tutti importanti i personaggi che ho scoperto, ed ognuno di loro ha delle caratteristiche di successo. Forse è stata l’intuizione, ogni volta che ho conosciuto personaggi come: Fiorello, Jovanotti, Gerry Scotti ed altri, dal primo momento ho pensato fossero quello che sono adesso: delle STAR.

Ho percorso le strade più belle che mi potessero capitare. La mia nuova strada oggi ha il nome di una città: Riccione.