Presto tutti i Comuni italiani potranno accedere alla piattaforma digitale dedicata agli Sportelli unici per le attività produttive e dell’edilizia. Si parte da una prima indagine per conoscere e mappare la situazione in tutto il Paese per realizzare la completa digitalizzazione e interoperabilità degli sportelli e semplificare le procedure, come previsto dal Pnrr. Un percorso ambizioso di trasformazione digitale e di semplificazione dei procedimenti amministrativi per offrire a cittadini e imprese servizi più efficienti e facilmente accessibili grazie a un mix di azioni centrali e locali e risorse finanziarie dedicate.
Con questo obiettivo, il Dipartimento della Funzione pubblica ha inviato a tutti i Comuni italiani una nota cofirmata dal capo dipartimento di Palazzo Vidoni e dal segretario generale di Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), in cui si informa e si invitano le amministrazioni a partecipare al grande piano di raccolta di informazioni per rilevare il livello reale di digitalizzazione nelle Pa titolari degli Sportelli unici. Un piano che produrrà grandi benefici a partire dalla significativa riduzione dei tempi di completamento dei procedimenti amministrativi e degli oneri per gli utenti, ma anche per i Comuni stessi in termini di facilitazione dei processi gestionali.
“Più informazioni verranno raccolte sulla piattaforma, maggiore sarà la capacità di rispondere con azioni progettuali specifiche alle necessità dei Comuni e più sarà soddisfacente ed efficace la risposta a cittadini e imprese. Per questo confidiamo nella massima collaborazione da parte di tutti. Non c’è vera digitalizzazione senza il coinvolgimento del capitale umano pubblico.
Abbiamo destinato oltre 320 milioni del Pnrr per l’informatizzazione degli Sportelli, con lo scopo di superare la frammentazione delle procedure autorizzative e la mancanza di interoperabilità tra i sistemi informatici, che hanno frenato la loro piena operatività. Oggi abbiamo finalmente l’opportunità di standardizzare i processi e realizzare un’interfaccia unica – once only – a prescindere dalla suddivisione delle competenze tra amministrazioni diverse”, sottolinea il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.