Pensare l’Arte moderna in una chiave attuale, digitale, raffinata e in linea con l’essenza della vita cercando di regalarci spazi e attimi di felicità. Carlo Gasperoni è tutto questo.
Le sue opere veloci nell’impatto visivo com’è giusto che sia nella particolarità della ricerca digitale agiscono indelebilmente sul campo ottico dell’osservatore catturando la sua vista molto più dei 7 secondi che secondo alcuni studi trattengono la nostra attenzione quando vediamo un’immagine in rete.
Gasperoni porta nella sua arte i molteplici aspetti della sua vita, la ricerca della bellezza, sempre e comunque, per dare alle persone una dimensione di serenità interiore nel vivere con se stessi. La mai sospesa passione per la musica in linea con le sue origini brasiliane ci porta ad una lettura della lirica come fonte di ispirazione per i suoi dipinti.
Opere che sembrano giocare con un impianto cromatico fatto di colori liberi ma con linee geometriche precise che in fondo portano al loro interno l ‘armonia delle note musicali. Gasperoni appare ispirato nella sua immaginazione, nel suo Astrattismo lirico a volte da un do per pianoforte di Rachmaninov a volte dalla progressione ritmica delle Valchirie di Wagner a volte più dolcemente dalle calde sonorità sudamericane. Carlo senza timore ma con grande rispetto e conoscenza dei primi astrattisti italiani, Mario Radice e Romolo Romani su tutti, accetta la sfida di cimentarsi anche in quadri di grandi dimensioni come fu per la serie di “Immagini” di Romani, purtroppo scomparso giovanissimo altrimenti ci avrebbe ulteriormente arricchito con la sua arte.
Le opere di Gasperoni ci aprono una finestra sulla felicità che non è solo quella esterna che cerchiamo nel percorso della nostra esistenza e frequentemente pensiamo di trovare negli altri ma in primis è la nostra dimensione interiore ed è proprio quella felicità interiore che osservando con calma e sensibilità le sue opere Carlo Gasperoni ci aiuta ad incontrare di nuovo.
Ecco perché abbiamo parlato di Astrattismo lirico e di una finestra sulla felicità, perché Carlo ha fatto del regalare emozioni e del diffondere bellezza la ragione della sua vita e questa mostra ci conferma che questo obiettivo è perfettamente raggiunto ed è in linea con la vitalità ipnotica delle sue opere…. Roberto Litta scrittore e critico d’arte