giovedì, Dicembre 26, 2024
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Art Bonus: in 10 anni raccolto 1 mld di euro

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Preservare il nostro patrimonio culturale significa anche tutelare la nostra identità e trasmetterla alle generazioni future. È con questo spirito che numerosissimi mecenati della nostra nazione hanno adottato l’Art Bonus e continuano a farlo da ben dieci anni, data dell’entrata in vigore dello strumento che riconosce ai donatori un credito d’imposta nella misura del 65% delle erogazioni liberali effettuate a sostegno di un bene culturale.

Il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Gianmarco Mazzi, ha aperto la cerimonia con un saluto istituzionale: “Il futuro della cultura nel nostro Paese è legato all’alleanza tra il pubblico e il privato. Ci sono tanti esempi virtuosi in Italia, dalla Scala di Milano all’Arena di Verona che si sostengono più con le risorse private che con quelle pubbliche. Per cui è evidente che il mondo del privato è fondamentale. L’ Italia è il Paese più bello al mondo, una superpotenza culturale”.

Per supportare la conoscenza dell’Art Bonus è stato presentato in anteprima il nuovo spot girato a Roma, a Palazzo Barberini, che sarà oggetto di Pubblicità Progresso nella seconda metà di novembre.

Un aspetto di grande potenzialità dell’Art Bonus è il coinvolgimento attivo dei cittadini ed il loro riavvicinamento al patrimonio culturale identitario. ALES, nel suo ruolo di gestore e promotore dell’Art bonus per conto del MiC, si è adoperata per creare tutte le condizioni affinché enti beneficiari e mecenati potessero conoscere ed utilizzare in modo appropriato tale strumento fiscale, attraverso un’azione di comunicazione, formazione, assistenza, consulenza non solo centralmente, ma anche sul territorio. In tale contesto rientra anche il nuovo spot di pubblicità progresso girato a Palazzo Barberini reso possibile anche grazie al sostegno del Direttore Thomas Clement Salomon che ha offerto uno dei luoghi più suggestivi d’Italia per raccontare al grande pubblico l’importanza di questa norma”, ha dichiarato il Presidente e AD di ALES, Fabio Tagliaferri.

Sono stati quindi presentati i “numeri” di Art Bonus che confermano il successo dell’iniziativa.

I risultati a 10 anni dalla sua entrata in vigore sono molto incoraggianti, e per certi aspetti straordinari: raggiunto un miliardo di euro raccolti in tutta Italia, superate 44.300 donazioni da mecenati tra individui, aziende e fondazioni, oltre 4150 progetti già realizzati, più di 2730 raccolte attualmente aperte: un ottimo bilancio per una legge tutto sommato ancora “giovane” i cui punti di forza sono: facilitazione del rapporto pubblico/privato, semplicità, trasparenza, assistenza nell’utilizzo”, ha detto il direttore divisione rapporti pubblico-privati ALES, Carolina Botti.

Sono stati anche presentati i risultati di una ricerca che fotografa le dinamiche relazionali, sociali e professionali alla base dei casi di successo dell’Art Bonus.

Occasione per fare il punto sullo strumento di sostegno del mecenatismo e di riconoscimento agli istituti promotori e ai loro benefattori è il concorso Art Bonus, iniziativa del Ministero della Cultura e di ALES spa in collaborazione con Promo PA Fondazione, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta questa mattina nella sala Spadolini del Ministero della Cultura.

Giunto quest’anno alla sua 8° edizione, il concorso ha visto salire sul primo gradino del podio l’Accademia Carrara di Bergamo nella categoria “Beni e luoghi della Cultura” con 26.585 voti e l’Associazione Flautisti Italiani di Baronissi (Sa) nella categoria “Spettacolo dal vivo” con 18.900 voti.

I due vincitori hanno avuto la meglio sui 381 progetti ammessi alla prima fase eliminatoria sul sito ufficiale ed alla successiva votazione finale su Facebook e Instagram di Art Bonus dove a contendersi le prime posizioni sono arrivati in 40. Molto alta la risposta dei cittadini che ha espresso ben 224.239 voti per i progetti in gara.

I VINCITORI

L’Accademia Carrara è il museo del collezionismo di Bergamo attivo dal 1796 e oggi conta ben 13.000 opere donate e oltre 100 imprese mecenati: si tratta di numeri significativi della grande capacità di interazione pubblico-privato.

L’Associazione Flautisti italiani con il progetto editoriale Falaut e con la Falaut Flute Orchestra, rigorosamente under 35, fornisce una grande opportunità di crescita e visibilità ai flautisti nel panorama musicale internazionale, dando risonanza a giovani talenti che ricoprono e potranno ricoprire ruoli di spicco nelle orchestre e nei conservatori di tutta Europa, e che hanno sostenuto in maniera corale e disseminata anche la vittoria dell’Associazione.

Nella categoria “Beni e luoghi della cultura”, sul podio ci sono anche il Comune di Torino con il progetto “Nati per Leggere 2022” delle Biblioteche civiche torinesi (9.269 voti, un modello di welfare culturale che offre a migliaia di piccoli lettori e alle loro famiglie l’opportunità di conoscere storie attraverso animazione, letture ad alta voce e teatralizzate, dalle biblioteche, ai consultori pediatrici, fino ai  reparti maternità degli ospedali) e la Fondazione Brescia Musei (6.950 voti, giunta terza con il restauro del dipinto di Angelo Inganni che ci racconta di un’Italia fortemente legata al suo patrimonio culturale, che sostiene la conservazione e la valorizzazione come fondamento e leva di un futuro con radici salde).

Nella categoria “Spettacolo dal vivo”, sul podio ci sono a seguire il Teatro Regio di Parma (14.001 voti, che oggi rinnova la riflessione sull’opera lirica, patrimonio UNESCO, portando la più alta ricerca artistica del Festival Verdi anche nella stagione lirica di tradizione e per le strade, con una rinnovata missione verso i giovani e la comunità)  e l’Accademia Perduta/Romagna Teatri di Forlì (7.932 voti, terza in classifica, la cui programmazione estrosa e inclusiva si fa Teatro per tutti i bambini e le bambine e le loro famiglie, e diventa essa stessa luogo della festa, spazio di incontri, teatro di strada. Dove l’arte scenica si fa emozione di comunità).

Il conferimento delle targhe di riconoscimento è avvenuto alla presenza, fra gli altri, del Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Gianmarco Mazzi, del Presidente di ALES Fabio Tagliaferri, il direttore divisione rapporti pubblico-privati ALES Carolina Botti e la direttrice di LuBeC e vicepresidente Promo PA Fondazione Francesca Velani.

Ideato da Ales, società in-house del Ministero della Cultura e da Promo PA, fondazione di ricerca attiva nel campo della formazione e dei beni culturali e organizzatrice di LuBeC, il concorso 2024 ha visto una ampia partecipazione, grazie al coinvolgimento di moltissime istituzioni territoriali, testimonial del mondo dello spettacolo, blogger con migliaia di follower e delle stesse aziende che hanno sostenuto i progetti in qualità di mecenati.

Il Concorso Art Bonus, alla sua ottava edizione, con le sue 224.239 voci si riconferma come eccellente strumento di riconoscimento del valore dell’incontro tra mecenati e beneficiari dentro e per la cultura. Risultati peraltro sostenuti dai dati emersi dall’indagine sui dieci anni di Art Bonus, che evidenziano come la legge sia diventata un mezzo di qualificazione e consolidamento dei rapporti tra pubblico e privato e tra organizzazioni culturali e mecenati, imprese e cittadini, che al di là del valore economico ne attesta il crescente contributo alla diffusione della cultura della collaborazione, e lo configura come uno strumento di educazione e divulgazione culturale per comunità e cittadini”, ha sostenuto Francesca Velani, direttrice di LuBeC e vicepresidente Promo PA Fondazione.

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