domenica, Dicembre 22, 2024
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Reddito di Cittadinanza, presentata la Relazione del Comitato Scientifico

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Il Comitato Scientifico istituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha redatto una relazione approfondita sul reddito di cittadinanza, offrendo uno spaccato reale e, per questo, estremamente attendibile, un punto di riferimento per ogni discussione sul tema, una riflessione per ogni ulteriore integrazione parlamentare.

Rimodulazione dei criteri di accesso e del beneficio economico per riequilibrare la misura in favore delle famiglie con figli minorenni e numerose ad oggi penalizzate; maggiore flessibilità nel considerare il patrimonio; parziale cumulabilità dei redditi da lavoro con il beneficio per incentivare l’offerta di lavoro: sono queste alcune tra le dieci proposte scaturite dai lavori del Comitato Scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza la cui Relazione è stata presentata oggi alla stampa dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, e dalla presidente del Comitato, professoressa Chiara Saraceno

La professoressa Saraceno, prima di scendere nel dettaglio della Relazione, ha ricordato “le due gambe del RdC: da un lato, una misura monetaria per sostenere i consumi, dall’altro una misura di rafforzamento della capacità delle persone”, sottolineando quanto la pandemia abbia impattato su un mercato del lavoro già rallentato di suo e sui servizi responsabili dell’attuazione della seconda gamba.

Presentando la Relazione, la professoressa ha sottolineato il problema connesso alla scala di equivalenza con la quale le soglie di accesso e il contributo spettante sono parametrati per famiglie di diversa dimensione. “Che nel calcolo i minorenni contino la metà di un adulto – ha rilevato – è sbagliato: ciò fa sì che famiglie numerose abbiano più difficoltà ad accedere al sussidio. È un’iniquità tra poveri e particolarmente grave perché a sfavore dei minorenni. La nostra proposta equipara adulti e minorenni e alza la soglia massima del coefficiente della scala di equivalenza, contestualmente abbassando l’importo base dell’assegno mensile.”

La presentazione della Relazione ha offerto al ministro Orlando l’opportunità di anticipare che tutte le Regioni, “dopo tre anni, hanno finalmente presentato il piano di potenziamento dei Centri per l’impiego ma la percentuale di spesa è ancora molto bassa”. Si tratta di un tema di rilievo, ha concluso, che è anche elemento integrante a supporto del PNRR.

Credits immagine / Unsplash

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