Si è svolto ieri a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri il cui ordine del giorno includeva anche “Misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese” (c.d. Decreto Lavoro e Imprese).
Tra le numerose misure introdotte, il decreto “introduce importati novità in materia di lavoro, prevedendo la proroga fino al 31 ottobre del divieto di licenziamento nel settore della moda e del tessile allargato (codici ATECO 13, 14, 15). Per i settori nei quali è superato – a partire dal primo luglio – il divieto di licenziamento, il decreto stabilisce inoltre che le imprese, che non possano più fruire della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, possano farlo in deroga per 13 settimane fino al 31 dicembre 2021 senza contributo addizionale e, qualora se ne avvalgano, con conseguente divieto di licenziare”.
Inoltre, è stato inserito un richiamo esplicito all’avviso comune sottoscritto, lo scorso 29 giugno, dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, con Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Alleanza delle Cooperative e Confapi. Un elemento in più – aveva posto in rilievo il ministro Orlando – per rafforzare il “dialogo sociale che abbiamo sempre promosso e che consente di avere più strumenti per lavoratori e imprese per gestire le crisi”. Nel testo, infatti, Parti sociali firmatarie si erano impegnate “a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro”.
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