L’avvocato che vince le cause impossibili.Che all’Arena di Massimo Giletti doma pubblico, critici e conduttore con l’arma del buonsenso, della professionalità e dell’equilibrio. Il suo accento del Nord è indice di lavoro, di serietà e soprattutto concretezza. Incontriamo l’Avvocato Maurizio Paniz, con cui affrontiamo temi di strettissima attualità
Avvocato Paniz sui vitalizi dei parlamentari ancora proseguono le polemiche: un suo recente intervento all’Arena di Giletti è stato molto seguito ed ha suscitato critiche e apprezzamenti. Secondo lei quale apporto dovrebbero dare questi dibattiti televisivi?
Sarebbe importante che venisse detta la verità, non che venissero strumentalizzate minimali situazioni del passato. I vitalizi, nel senso originario del termine, sono aboliti dal 1996, quando si è disposto che vengano versati solo dopo che l’ex parlamentare ha compiuto i 65 anni, avendo così acquisito un vero e proprio contenuto pensionistico. Nel 2012 si è addirittura passati dal regime retributivo (che in Italia interessa ancora l’84% dei pensionati italiani!) a quello contributivo. Strumentalizzare, perciò, situazioni residuali (che riguardano poche decine di persone) e non eliminabili per il rispetto dovuto ai “diritti acquisiti” è fuorviante. Sarebbe come voler censurare, eliminandole o riducendole, le baby pensioni, che sono in Italia circa 9 milioni: nessuno oggi le disporrebbe, ma quei cittadini hanno fatto a suo tempo un patto con lo Stato che deve essere rispettato. Analogamente deve avvenire per gli ex parlamentari.
Che cosa pensa del taglio dei parlamentari? Demagogia in salsa grillina o reale beneficio?
Ridurre il numero dei parlamentari per risparmiare è assurdo perché la democrazia deve prevedere dei costi. Semmai può discutersi il loro compenso, quand’anche si debba tenere conto della funzione di alta responsabilità. Ma il tema vero è che siano davvero rappresentativi e che facciano bene il loro dovere.
Riforma della giustizia: si accavallano ipotesi, anche sul tema delicato della prescrizione. Quale il suo parere sulle prime timide ed incerte sortite del governo giallo-rosso?
La giustizia in questo Paese non funziona come dovrebbe: lo sanno e lo dicono tutti. Abolire la prescrizione è una stupidità perché legittima la pendenza a tempo indeterminato dei procedimenti, soprattutto di quelli “scomodi”. I temi veri sono:1) agevolarne la rapida trattazione; 2) separare le carriere della magistratura requirente e di quella giudicante; 3) selezionare con attenzione i magistrati perché la loro è una funzione delicatissima; 4) intervenire sulle inefficienze di uomini o di mezzi.
La mancanza di esperienza e di pratica sul campo, in particolare in campo legale, di alcuni importanti rappresentanti del governo la preoccupa?
Purtroppo il livello di molti esponenti del Governo è insufficiente quanto a preparazione, cultura ed esperienza. Non fare l’esperienza sul campo rischia di creare danni irreparabili.Chiunque dovrebbe essere preoccupato per questo. L’Italia è una grande Nazione: dovrebbe essere rappresentata da donne e uomini altrettanto grandi!
E’ spesso a Roma per motivi di lavoro. Cosa pensa della Giunta Raggi e del suo operato?
Amo Roma; la frequento in continuazione. L’ho vista precipitare sempre più negli ultimi vent’anni. La Giunta Raggi non ha frenato questo declino, ma dal mio punto di vista lo ha accentuato: la drammatica situazione delle strade e quella della diffusa immondizia sono inaccettabili. Davvero mi pare difficile sperare in un recupero di efficienza con questa realtà al vertice della città!