Per raggiungere gli obiettivi ambientali per il 2030, è necessario un impegno diffuso in diversi settori, compreso l’edilizia, che è uno dei maggiori responsabili dei consumi energetici e delle emissioni di CO2.
Per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti, è necessario eseguire interventi di riqualificazione energetica, che variano a seconda del tipo di edificio. Un modo per iniziare potrebbe essere una diagnosi energetica, che analizza le prestazioni dell’edificio prima di intervenire, per identificare le migliori strategie.
L’efficienza energetica di un’abitazione è influenzata da fattori come l’isolamento, gli impianti e le abitudini dei residenti. Migliorare l’efficienza energetica comporta risparmi economici, comfort interno superiore e una maggiore sostenibilità ambientale. L’Europa ha stabilito importanti obiettivi per migliorare la sostenibilità e ridurre le emissioni di carbonio. Ecco come è possibile migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione.
1. Ottimizzare l’isolamento termico delle pareti
Il primo passo per migliorare l’efficienza energetica di un edificio è migliorare l’isolamento termico dell’involucro esistente. Attraverso le pareti, il pavimento e la copertura, il calore viene disperso, causando sprechi energetici. Isolare termicamente queste superfici riduce la conduzione termica e, di conseguenza, anche la perdita di calore. Ciò significa che sarà necessaria meno energia per riscaldare un ambiente e che non verrà dispersa inutilmente all’esterno dell’edificio.
L’isolamento termico può essere effettuato in diversi modi. Ad esempio, è possibile creare un cappotto esterno che copra tutto l’edificio in modo continuo e completo. Se non è possibile intervenire sulla facciata esterna, si può optare per un cappotto interno, anche se questo ha il svantaggio di ridurre gli spazi degli ambienti interni. In entrambi i casi, è importante risolvere i principali ponti termici (i punti in cui il calore passa attraverso l’edificio). Per l’isolamento termico si possono utilizzare materiali naturali come sughero, lana di pecora e fibra di legno.
2. Isolare tetto e pavimenti
L’isolamento del tetto è un altro passo importante per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. Si può isolare sia dal lato esterno che interno della copertura. Inoltre, è possibile isolare anche l’ultimo solaio che separa il sottotetto non abitato. Per i solai che affacciano sul terreno, l’isolamento richiede la rimozione del pavimento esistente e l’inserimento di uno strato isolante, anche quando si posa un pavimento radiante. Per i solai che si trovano in cantine o in ambienti non riscaldati, invece, si può agire sul lato opposto, creando un controsoffitto isolato sotto di essi.
3. Sostituire i serramenti esistenti
Il miglioramento delle prestazioni termiche degli infissi è importante per ridurre le perdite di energia attraverso le finestre. La sostituzione completa degli infissi con nuovi modelli a maggior efficienza è la soluzione più efficiente. In alcuni casi, sostituendo solo i vetri mantenendo i telai, si può migliorare l’efficienza termica. Tuttavia, è importante che i telai siano in buone condizioni e che la scelta sia effettuata da un esperto tecnico dopo un’attenta valutazione.
Per migliorare l’efficienza energetica di un edificio, è importante anche valutare le prestazioni termiche degli involucri trasparenti, come i serramenti. Se gli infissi sono vecchi o inefficienti, è possibile sostituirli o migliorare i vetri. Se invece le prestazioni termiche sono già buone, è sufficiente verificare le guarnizioni. In alcuni casi, per rispettare i vincoli architettonici, si può optare per la creazione di un secondo serramento interno che garantisca le prestazioni termiche necessarie.
4. Scegliere impianti efficienti
Per migliorare l’efficienza energetica dell’involucro, è importante scegliere impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e illuminazione efficienti. Sostituire le vecchie caldaie con nuove caldaie a condensazione o pompe di calore è un intervento cruciale, ancora più efficace se combinato con la sostituzione dei termosifoni con pannelli radianti a pavimento o soffitto. Inoltre, l’utilizzo di dispositivi di illuminazione a LED garantisce maggiore efficienza energetica e una vita più lunga.
5. Fonti energetiche rinnovabili
Inoltre, è consigliabile valutare l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile come fotovoltaici o solari termici per sfruttare l’energia gratuita del sole e ridurre i costi di acquisto dell’energia elettrica. Questi impianti possono produrre elettricità o calore per coprire parte dei consumi elettrici domestici o del riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. Nel caso di nuovi edifici completamente elettrificati, il fotovoltaico è essenziale per ridurre i costi di energia elettrica. Inoltre, questi impianti possono essere integrati con altri dispositivi presenti in casa, come caldaie e pompe di calore.
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