Il mercato immobiliare sta vivendo un momento di incertezza.
Per la prima volta in sei anni, la Banca Centrale Europea ha innalzato i tassi di interesse all’1,25%, con un impatto diretto sul mercato immobiliare, incidendo sulla concessione di mutui ipotecari. Inoltre, il prezzo delle abitazioni nuove e usate è aumentato dello 0,4% da agosto a settembre, stabilendo un aumento dell’8,4% anno su anno. In questo scenario, l’acquisto o la vendita di un appartamento può sembrare rischioso.
La “proptech” tedesca Evernest ha creato una guida all’acquisto e alla vendita di una casa in tempi di inflazione. Vediamo i dettagli principali.
Devo urgentemente acquistare casa o posso aspettare?
Nonostante ci sia un rallentamento nell’aumento dei prezzi delle case, la verità è che i tassi continuano a salire e non si sa per quanto tempo continueranno così. L’aumento dei tassi e dell’inflazione può essere temporaneo o meno, ma l’aumento dei prezzi nel settore immobiliare sarà una realtà nei prossimi due anni. Il nemico più grande oggi è l’incertezza, ma è consigliabile iniziare ad esplorare il mercato, per vedere come si evolve.
Meglio un mutuo fisso o variabile?
Dipende. Ed è che la scelta di un mutuo dipende in gran parte dal tipo di acquirente, poiché è una decisione che incide sul lungo termine. A causa della realtà del mercato, che era a tassi di interesse minimi, se si sceglie un tasso di interesse variabile è più probabile che aumenti, almeno nel breve termine, ma potrebbe anche rimanere basso nel lungo termine. Un tasso di interesse fisso non ha variabilità, ma implica sempre un tasso di interesse un po’ più alto, quindi, in una situazione di incertezza, senza sapere quali saranno i tassi di interesse futuri, può essere un’opzione interessante per gli acquirenti più prudenti o per coloro che non vogliono la variabilità.
Quali sono le priorità nell’acquisto di una casa?
Tradizionalmente l’acquisto di una casa era legato ad una componente emotiva in cui l’importante era che l’immobile coprisse tutte le esigenze (ubicazione, servizi, superficie…) Attualmente questo sta cambiando verso una decisione razionale in cui iniziano ad emergere altri aspetti essere valutati, come le spese condominiali, se l’area verrà rivalutata in futuro, plusvalenze a lungo termine, tasse… E questo è importante perché influenzerà sia il prezzo di acquisto finale che la valutazione futura per una possibile vendita.
È un buon momento per comprare per investire?
Ancora una volta dipende dal tipo di investimento che hai in mente. L’importante per l’investitore è la redditività a lungo termine e per questo deve tenere conto di molti fattori, dall’investimento iniziale ai costi di manutenzione (riforme, guasti, spese comunitarie, sversamenti, ecc.); le imposte relative all’acquisto (ITP, IVA, IAJD) e alla vendita (IRPF, plusvalenze municipali), oltre all’IBI annuale. All’interno degli investimenti immobiliari, i più noti tra i piccoli investitori corrispondono all’acquisto di una casa da affittare o da ristrutturare e vendere. In questa situazione, la scelta dipenderà dagli interessi e dalla conoscenza del settore a breve, medio e lungo termine.
È un buon momento per vendere casa?
Nonostante l’incertezza economica, il mercato immobiliare gode di ottima salute. Non sono previsti incrementi nelle aree più popolate, come le grandi città, dove il mercato è molto più attivo, ed è possibile che nelle aree a minore domanda ci siano adeguamenti dei prezzi. Pertanto, in termini generali, è il momento giusto per vendere.
Qual è la strategia migliore per la vendita?
È meglio vendere al prezzo di mercato realistico. Ciò significa che devi sapere come leggere il mercato, sapere quali sono i valori realistici tenendo conto sia della situazione attuale che di ciò che potrebbe accadere in futuro. Vendere un immobile richiede tempo, la media è di 6 mesi, anche se in SISI immobiliare, grazie agli strumenti digitali, è possibile ridurlo a 90 giorni. Questa riduzione dei tempi è molto importante, poiché riduce al minimo il rischio di caduta dei prezzi nel breve e medio termine.
Vale la pena ristrutturare una casa prima di venderla?
Ne vale molto la pena. Con un immobile ristrutturato l’acquirente avrà la strada spianata, con meno investimenti post vendita e, soprattutto, facilita la vendita. Un appartamento ristrutturato ha anche un valore di mercato più elevato e, soprattutto, quella differenza di prezzo è sempre maggiore dell’importo investito nella riforma. Questa rivalutazione dipende molto dalla zona ma, ad esempio, secondo Idealista, a Roma una casa ristrutturata può essere rivalutata fino al 25% e a Milano fino al 31%.